martedì 17 giugno 2025

Quando lo sfalcio diventa un problema ambientale

 

Oggetto: Segnalazione di problemi relativi allo sfalcio del verde pubblico

 Ai Presidenti delle Circoscrizioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 di Torino
Al Sindaco di Torino, p.c.
A tutti coloro che possano collaborare alla soluzione del problema

Mi rivolgo a voi per segnalare un problema che riguarda la manutenzione del verde pubblico in alcune aree della nostra città.
Ogni anno, puntualmente, con l’arrivo della bella stagione e la crescita rigogliosa dell’erba nelle aiuole cittadine, si ripresenta un problema che non posso fare a meno di segnalare: la scarsa cura nello sfalcio del verde pubblico.

In molte zone delle periferie (meno nei viali alberati del centro), si nota come l’intervento degli operatori non sia sempre attento alla tutela dell’ambiente. Le lame delle macchine tagliano l’erba, certo, ma insieme a essa finiscono tritati anche rifiuti abbandonati: plastica, cartacce, lattine, involucri, bottiglie.

Il risultato?
Rifiuti sminuzzati che restano sparsi sul terreno. Piccole particelle di plastica che, giorno dopo giorno, si infiltrano nel suolo, contribuendo a un inquinamento invisibile e silenzioso, ma non per questo meno pericoloso per la qualità dell’ambiente urbano.

Ma non è tutto.
Durante lo sfalcio, (che alcune volte è far fieno) spesso non si presta attenzione nemmeno alle giovani piante. Il filo dei decespugliatori, urtando i fusti appena piantati, scorteccia il colletto: la parte più delicata. Basta una passata per interrompere la linfa vitale. Così una pianta che avrebbe dovuto crescere e regalarci ombra e ossigeno lentamente si spegne.

I segni del decespugliatore sono evidenti (lo mostrano le foto allegate): corteccia lacerata, tessuti interni esposti. Un danno che, se non mortale, richiederà anni per rimarginarsi.

Come cittadino attivo, da tempo mi impegno per segnalare situazioni simili, alcune delle quali documentate in questo blog.

 

Falciare l’erba non basta per dire di aver manutenuto un parco.
Serve attenzione. Serve rispetto. Serve una visione ecologica che parta da ogni gesto, anche il più semplice.

Per questo chiedo alle istituzioni, agli operatori e a noi cittadini (perché il fenomeno riguarda anche i prati condominiali):

·         Raccogliamo i rifiuti prima di tagliare l’erba

·         Proteggiamo le giovani piante con guaine o barriere durante gli sfalci

·         Ripensiamo la manutenzione del verde come un’azione educativa, non solo tecnica

Perché la bellezza di una città non si misura solo nei fiori che sbocciano, ma nei gesti invisibili che la nutrono ogni giorno.

Le foto in allegato sono simboliche: scattate in diversi quartieri, in periodi diversi, per documentare un problema ricorrente.

Un cordiale saluto.


P.S.

Per chi ama leggere qualcosa di leggero ma emblematico, consiglio il racconto Due merli riciclatori, ispirato a una vera coppia di merli cittadini che hanno costruito in nido con pezzetti di plastica prelevati dal verde pubblico. Due merli, a modo loro, ci offrono una piccola lezione di civiltà.

 


DOPO LO SFALCIO 










PRIMA DELLO SFALCIO 









 

domenica 28 gennaio 2024

COLLABORA A SALVARNE QUALCUNO


 Un mattino, affisso sull’inferriata di tutto il perimetro di una scuola, è apparso questo appello:


Qualche giorno dopo, un artista di professione, amante degli animali e padrone di un cane e due gatti, ha inviato a tutti i suoi contatti la foro "SALVIAMONE QUALCUNO" accompagnata da questo messaggio:

 "Spesso, mentre sono in giro con il cane, ho la sensazione di leggere questa domanda negli occhi della gente che incontro: ‘Sei uno di quelli che non raccoglie la cacca del proprio cane, su cui finisco per mettere il piede?’ Questo pensiero mi disturba molto.
Amici degli animali, aiutatemi a cancellare dalla mia mente questa sgradevole sensazione, divulgando questo messaggio.

Penso che, bambini e ragazzi, di quella scuola e di altre, saranno felici di far girare questi due appelli.