QUARTIERE di piazza basilicata e dintorni. Circoscrizione 2
Quando fu trasformato in “zona 30”, il quartiere era diventato un esempio da imitare; nella
legislatura precedente a questa è stato completamente abbandonato all’incuria: le foto, scattate nell'arco di sei sette mesi,
lo dimostrano.
Dopo le foto, in fondo, ci sono le lettere alla Presidente della circoscrizione e alla sindaca di Torino.
Dopo le foto, in fondo, ci sono le lettere alla Presidente della circoscrizione e alla sindaca di Torino.
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To 10-11-2016
Al Presidente
della Circoscrizione 2, sig.ra Luisa BERNARDINI
Gentile
Presidente,
prima di tutto
le porgo un cordiale saluto, oltre che un sincero augurio di una buona e serena
amministrazione.
Non so se quello
che Le chiedo sia un mio diritto o una concessione che i vari presidenti di
circoscrizione possono fare in via eccezionale. E cioè discutere anche con un
cittadino, non eletto, i problemi del quartiere.
Non credo che i
problemi del quartiere che vorrei discutere con Lei siano da imputare a questa
amministrazione (a meno che qualcuno non facesse già parte della vecchia giunta).
Sarà, quindi mia premura far pervenire una lettera anche ad alcuni esponenti
della legislatura passata, sia comunale che di circoscrizione.
Mi piacerebbe
poter discutere soltanto di civiltà, ma ahimè in quest'epoca è difficile
parlarne senza doversi occupare di cattiva manutenzione della cosa pubblica, di
sporcizia e spazzatura: inevitabile conseguenza della civiltà del consumismo.
Ma anche, penso, per il disinteressamento dei cittadini alla cosa pubblica, se
non in casi di pura protesta.
Vorrei mettere in
luce con Lei alcuni disservizi che il quartiere di piazza Basilicata e dintorni
sta subendo.
Come accennato,
non voglio fare critiche negative. Appartengo a quei cittadini che, pur subendo
i disservizi di una periferia “abbandonata”, soprattutto dall’ultima
amministrazione, non cerchiamo colpevoli a cui addossare la colpa, ma la
possibilità di collaborare con gli amministratori (da noi eletti), per rendere
il quartiere pulito e servito come il Centro storico.
Mi capita di
recarmi in centro, e di vedere
angoli della città puliti, serviti e curati. Mi viene spontaneo chiedermi se alcuni
cittadini hanno più diritto di altri di poter vivere in una città pulita. Non
credo che sono i cittadini stessi a pulire le strade del Centro, liberandole
quotidianamente degli inevitabili “escrementi” che la nostra “civiltà” produce;
e nemmeno credo che siano i cittadini a pensare di innaffiare le aiuole nei
periodi di siccità; e tanto meno credo che il Centro sia preso in benevolenza
da entità divine: forse è pulito e servito perché qualcuno si impegna affinché
ciò accada. La stessa cosa non si può dire del quartiere dove vivo.
Circa due mesi
fa mi recai negli uffici della circoscrizione2 (cascina Giaione) e chiesi alla
sua segreteria se era possibile poter avere un incontro con lei. Avendo
compreso che ciò fosse possibile, rinnovai la richiesta, telefonicamente, verso
la metà di ottobre.
Non avendo
ricevuto fino ad oggi alcun cenno, mi accingo a provarci con scripta manent.
Se non utilizzo
i moduli per la segnalazione di problemi nel quartiere, non è perché non voglia
rispettare le procedure, ma perché mi farebbe piacere, almeno una volta,
incontrare chi dovrà amministrare la circoscrizione per cinque anni.
Già in passato
mi sono occupato di problemi nel quartiere, spesso risolti, anche se ho dovuto
insistere affinché si trovasse la persona della circoscrizione che se ne
facesse carico.
Confidando nel
suo impegno istituzionale, non credo che questa richiesta non verrà accolta.
Nell’attesa… Le
porgo un caloroso saluto,
Francesco
Corradino
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To, 05 02 2017
Alla sindaca di
Torino dott. Chiara Appendino.
Al gruppo consiliare
di maggioranza e a quelli di minoranza.
Al Presidente della
circoscrizione 2.
Per conoscenza
a: La Stampa,
Gentile sindaca
e componenti gruppi consiliari,
sono un
cittadino che per più di cinquant’anni ha versato contributi allo Stato e al
Comune, senza mai lamentarsi. Non lo faccio per generosità, né perché sono
costretto a farlo: li verso volentieri perché sono convinto che, per una sana
collettività, solo dopo aver fatto i miei doveri posso chiedere a voce alta i
miei diritti.
Per questo
motivo non mi limito solo a protestare con gli amministratori pubblici e
privati per cose che non funzionano: dove sono competente, cerco anche di
proporre soluzioni.
Da mesi ho
chiesto un incontro col Presidente della circoscrizione 2 per segnalare una
seri di piccoli problemi nel quartiere: viabilità, verde pubblico, innaffiatura
aiuole, pulizia, tombini intasati, alberi rovinati da manutenzione
incompetente, escrementi di cani lasciati sui marciapiedi, piste ciclabili
rotte, rotatorie e altro. Tutto documentato con fotografie scattate in tempi
diversi visualizzabili al link: FOTO QUARTIERE (clicca per visualizzare).
Non so se un
cittadino abbia il diritto, anche se in via eccezionale, di poter discutere con
un amministratore di circoscrizione i problemi del quartiere. Certamente so che
ha il dovere di segnalarli: ed è quello che faccio a titolo dell’articolo 21
della Costituzione.
Se mi rivolgo a
voi è perché cinque mesi fa ho chiesto un appuntamento che credo non arriverà.
Mi dispiace
investire Lei e i gruppi consiliari di piccoli problemi di quartiere. Lo faccio
perché ricordo di aver sentito pronunciare queste parole durante la campagna
elettorale: “Ci occuperemo delle
periferie”.
Il quartiere di
piazza Basilicata e dintorni, quando fu trasformato in “zona 30” era diventato
un esempio da imitare; nella legislatura precedente è stato completamente
abbandonato all’incuria: le foto lo dimostrano.
Come si può
leggere nella lettera al Presidente, nulla ho da imputare a questa
amministrazione, se non quella di non avermi dato la possibilità di poterli
esporli personalmente.
Se non ho voluto
usare i moduli per le segnalazioni è perché, come potrete notare dalle foto,
sono piccoli problemi ma sono tanti.
Porgo a tutti un
caloroso saluto,
Francesco Corradino
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